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Personal Transformation Experience

Un'esperienza Giovanile Seva

La persona che mi ha ispirato a svolgere seva è stata mia madre. Fin dall’infanzia ho iniziato ad entrare in contatto con questa profonda esperienza di vita, anche se in un primo tempo in modo inconsapevole, ascoltando i suoi discorsi con le amiche. 

Quindi, il vero incentivo a svolgere attivamente seva è stato l’esempio di mia madre e la sua coerenza: la compassione e la disponibilità non rimanevano mere parole, ma si tramutavano sempre in azioni. E’ stata proprio questa saggezza pratica applicata nel quotidiano, che mi ha reso accessibile questa filosofia di vita, insegnata dal nostro amato Swami, altrimenti incomprensibile nella sua interezza per una bambina.

Il seva è un percorso personale in cui l’azione disinteressata verso chi ci circonda è la chiave per il miglioramento e la crescita. Il non aspettarsi risultati permette di vivere pienamente l’esperienza umana nel momento e diviene l’elemento di trasformazione primario.

Il seva apre gli orizzonti azzerando le differenze tra “il volontario” e “l’assistito” , ne inverte i ruoli, creando  la consapevolezza in chi svolge seva di riceve un’opportunità più che di darla. Questo  cambio di prospettiva abbatte le barriere e crea un senso profondo di condivisione, completezza e unità.

In una parola il seva è amore praticato nell’azione. 

Personalmente ho iniziato a fare seva sia nella vita di tutti i giorni, a livello personale, che con un gruppo di amici e continuo a svolgerlo con la profonda convinzione che sia un trasformatore eccezionale. Indipendentemente che si lavori con i disabili, i bambini o i senza tetto, questa esperienza ti cambia dentro, ti migliora e in questo modo si sperimenta una pienezza che coinvolge ogni persona della nostra vita. 

Alessandra Briganti

Region 3 Italy

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